venerdì 30 settembre 2016

Il conforto amicale e il mio polpo con patate

Questa mattina stavo dando un consiglio/opinione/non giudizio ad una mia amica, sono felice quando una persona a cui io tengo, per cui provo stima, affetto e simpatia mi ritiene così importante da chiedermi addirittura un parere, oppure addirittura mi fa una confidenza, accipicchia penso!!! ' se si confida con me vuole dire che mi ritiene una persona valida e degna', non abbiamo più 15 anni, nessuno si fida di nessuno a questo mondo, quindi quando qualcuno ci fa una confidenza in teoria (dopo i 25/30 anni) lo fa perchè in noi vede qualcuno di apprezzabile.

Non sempre però, capita, di rispettare le aspettative che la persona ha creato su di noi, alle volte capita che siamo nervosi, alle volte capita che magari ci è caduto proprio in quel momento il cellulare sui piedi e quindi può accadere di non dare la migliore delle risposte, proprio a quella persona che invece con affetto, e totale dedizione e fiducia, si sta confidando con noi, eleggendoci a sommo detentore di un parere che può suggellare salvarci oppure annientarci (tutto in funzione della nosta autostima e, quindi, sicurezza in noi stessi, io per esempio ascolto quello che mi viene detto, ma non affido mai a nessuno la mia autostima)

Ho imparato a mie spese che i giudizi non giovano mai, non servono a nulla.
Questa mattina una mia cara amica mi ha fatto per l'ennesima volta una confidenza, e quanto sono stata felice!!! quando le persone si confidano con me io sono felice vuole dire che ho comunicato loro la mia vera me stessa! io non sono invidiosa di questa mia amica, se mi fa una confidenza o mi chiede un consiglio io non la giudico, non la metto sul piano della bilancia.
Quando per banalità entra subito in conflitto, ti inizia a giudicare, ti mette in imbarazzo su tematiche ovvie, quando tutti dicono si e quell'amico solo dice no, l'esempio più pratico:

Hai una passione, ami cantare, su dieci persone nove pensano che tu sia un grande! ma quell'unico amico pensa che tu sia uno zero, proponi iniziative e le blasta tutte, risposte aggressive per stupidaggini, aggressività repressa, manifestata in piccoli e veloci frangenti: hai di fronte un amico invidioso.
Quando un'amica mi parla di se stessa io prendo tutto quello che c'è di bello e lo metto sul piano della bilancia, cerco di trovare un terreno di dialogo, qualsiasi cosa per me è motivo di elogio, non di critica, come posso criticare una persona a cui voglio bene? 
Io potrei rispondere male a mio marito, ai miei genitori, anche ai miei figli! ma con un amico, con cui non vi è un rapporto viscerale, di carne o altro, come posso essere giudicante, aggressiva, farlo sentire in difetto!! 
Perchè tutta questa considerazione, naturalmente sono portata a farmi molte domande, sono molto riflessiva e penso spesso al mio passato a quando ero alle superiori, quando ho frequentato altre persone in ambito lavorativo e alle volte non mi spiegavo determinate reazioni e comportamento, pur io non atteggiandomi, non agendo come una persona aggressiva anzi, tutti mi lodano riguardo la mia disponibilità, ieri una mia amica mi ha detto 'sei una persona stranamente disponibile dolce e mai aggressiva', crescendo ho capito molte cose, anche leggendo, studiando, elevandomi rispetto la massa, senza mai pensare però di essere migliore degli altri, perchè come dice una mia amica 'sei convinta che a te non potrebbe mai capitare niente di brutto? ahimè la vita! ' NO!!! invece penso il contrario.

Questa mia amica questa mattina aveva bisogno di avere la mia disponibilità, il mio saper essere una buona confidente ed io l'ho fatto, ma inevitabilmente, ricordando la mia vita passata (a Roma) amicizie sbagliate (persone sbagliate!!) io penso e ragiono e dico: io non demolirò mai  nessuno perchè in ognuno di noi c'è un qualcosa di bello e mio scopo nella vita è trovarlo sempre e quando non si trova allontanare il vampiro energetico.

Questo post lo dedico a tutte le mie amiche: VI VOGLIO BENE!!

Alessandra

POLPO CON LE PATATE

6/7 patate lesse, lessatele con la buccia ( io le ho lessate in forno a legna 350° a scendere coperte con molta stagnola)

prezzemolo tritato finamente

6 teste di aglio tritato finemente

il succo di 2 limoni

sale q.b

due polpi da lessare in due dita di acqua per 4 minuti per 40/50 minuti

una carota da aggiungere alla cottura del polpo e da poi allentare (non considerare parte degli ingredienti attivi)
 
vinaigrette (limone+prezzemolo tritato)

si serve tiepida o fredda









giovedì 29 settembre 2016

Affettuosità che arrivano dagli estranei

Da quanto siamo bambini ci viene insegnato a non accettare caramelle dagli sconosciuti, poi si cresce e si capisce che molti sconosciuti in realtà ce li abbiamo proprio in famiglia e quindi si impara anche la difficile 'arte del dare fiducia'.

Ora sono mamma ed ho capito molte cose che i miei genitori mi dicevano, cose a cui io giustamente non davo peso perchè compito del bambino è quello di duellare con il proprio genitore allo scopo di immedesimarsi, ma allo stesso tempo opporsi per emanciparsi da esso, crescere insomma, in altre parole volare via dal nido; Ora che mi ritrovo in questo duro compito mi sto rendendo conto di quanto sia difficile!!!  il mio figlio più grande saluta tutti, vorrebbe baciare tutti, avendo me come esempio (solare, sensibile, forte parlantina, buona e affettuosa anche con chi non conosco) noto che in fondo non gli sto dando ( in fondo in fondo) il migliore esempio - appunto - possibile!
Ogni volta che andiamo in giro continuamente gli dico di non salutare, di non dare confidenza, il mio bambino ovviamente si trova spaziato perchè … ' ma come tu parli con tutti dai muri di casa fino ad arrivare alle persone… ed io  non posso salutare un nonnetto che mi sorride, oppure che si trova là così da solo senza un perchè in giro a farsi gli affari propri???' sto figlio mio insomma io lo comprendo!!! Ma c'è un ma! io dò confidenza spesso, ma poi finisce là 'CHI TE CONOSCE', ma i bambini non sono così e quindi bisogna insegnare loro a DISCERNERE TRA AMICIZIA E CONOSCENZA.
Molto spesso la gente però, come si dice a roma, nun se regola.
Questa mattina parlavo con una mia amica,io ho sempre una attenzione chirurgica nei confronti dei miei figli quando si va in giro (insomma si sa con i bambini e con la gente basta un attimo) ero in attesa di pagare al centro informazione le mie lenti a contatto… e parlavo con una mia amica, il mio secondo figlio intanto era nel carrello attaccato a noi… è bastato un attimo.. mi giro e mi accorgo che una estranea tenta di nutrirlo con delle patatine san carlo.
Ora io non sono una fissata sul cibo, ci sono regole ovvio, ma se esco con un'amica e mio figlio vuole un biscotto io glielo dò gli faccio godere l'uscita, ma….. una estranea che si permette DI NASCOSTO di dare una patatina a mio figlio, ma non per la patatina, DI NASCOSTO A SFAMARLO!!!! io mi giro la tizia, che per quanto aveva una faccia molto pulita stava facendo sempre un qualcosa che non andava fatto (ma chi te conosce), rimane impietrita sono certa che si aspettava da me una bella sfuriata, io la sfuriata non gliela faccio e non sapendo bene come gestire la situazione, l'ho gestita come è mio solito, usando la gentilezza, anche quando te le strappano fuori io tendo sempre (se non portata al limite) di mantenere un contegno di gentilezza e dolcezza.
La ragazza insomma viene colta con il malloppo e, visibilmente impaurita da una mia qualsivoglia reazione, mi fa 'gliela posso dare mi guardava con due occhi così' io le dico un no secco, sono certa che ha capito che ero scocciata (la mia amica era allibita), e le faccio presente che era perchè aveva già mangiato due biscotti, come se mi fossi io sentita in dovere di essere gentile anche se quello che stava facendo NON STAVA NE' IN CIELO NE' IN TERRA.
Una volta rimaste sole io e la mia amica le dico 'io capisco la gentilezza anche io quando bevo bambini che languiscono sto male, ma a te sembra normale DI NASCOSTO, dare cibo a mio figlio? DI NASCOSTO' e mi sono girata un secondo!!!.
Ecco quale è il confine? l'azione fatta di per sé da quella ragazza è stata molto bella, affettuosa, ma in questo mondo di oggi come può venirti in mente di fare una cosa del genere per di più di nascosto, perchè la madre, io, stavo pagando delle lenti a contatto.
E' proprio vero che con i bambini basta un attimo. E' proprio duro essere genitore, ma come dice pif a chiusura del suo film 'la mafia uccide solo d'estate' la cosa difficile di per sé non è tanto insegnare ai propri figli come difendersi dal male, ma a riconoscerlo.
Io ormai ho imparato, false/i amiche/i che pensano che io non sappia, colleghi che ti sparlano dietro, mamme di amichetti strane, no che io sia savia, ma al mondo si impara a riconoscere quelli simili a noi, perchè alla fine si sta bene solo tra simili, una persona sana starà bene anche con un drogato, ma un drogato sta bene solo con i propri simili.
Alessandra
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mercoledì 28 settembre 2016

Biscotti Inzupposi e le 'amicizie con psicolabili'

Salve a tutti gente!

Oggi voglio proporvi la ricetta dei miei biscotti inzupposi, un mix di ricette varie in realtà che io ho adattato ai miei gusti e alle mie necessità.
Ho cotto questi biscotti nel mio forno a legna, un alfapizza 4 pizze, ed essendo (anche per via della grande bocca di cui è dotato) soggetto a diversi delta di temperatura non so benissimo come definire la reale temperatura per una cottura in forno normale, però vale sempre la stessa regola, indipendentemente del mezzo utilizzato: non cuocerli troppo e come acquisiscono un po' di colore tirarli subito fuori, farli raffreddare un po' posizionarli su una gratella per far terminare loro il processo di raffreddamento.


Ingredienti

  1. 4 uova
  2. 80 gr di latte
  3. il succo di due arance
  4. un bicchiere di latte
  5. 150 gr di olio di oliva
  6. 1 bustina di ammoniaca per dolci (20gr)
  7. farina q.b per ottenere un impasto sodo e corposo
  8. zucchero 550gr (da aggiungere insieme alle uova, quando il composto sarà giallo procedere con gli altri ingredienti)
  9. zucchero semolato per guarnire i biscotti (da aggiungere sul biscotto formato previa cottura)

T= 180°C
t =  circa 12/15 minuti (fate attenzione ogni forno è diverso ed è sempre buona norma controllare il colore che pian piano acquisiscono i biscotti ma mano che il processo di cottura procede avanti nel tempo).

Se si usa il forno a legna io li inforno all'incirca sui 200°C forno chiuso/semi aperto, ma controllateli spesso, soprattutto in forni come al mio con la volta in acciaio inox il pericolo di bruciarli in superficie è un agguato sempre!!! di solito dopo 10 minuti (per tenersi larghi) li sforno.

Riflessioni sugli amici psicolabili

A 33 anni ho capito molto bene con chi ' me la devo fare ', ma ahimè la mia voglia di farmi conoscere e di conoscere gli altri rimane sempre molto alta, anche se ho imparato bene il mantra che mio padre mi ripete da tutta una vita ' poca brigata vita beata' … cioè non fare troppa comunella con la gente ed io aggiungo, se la devi fare falla solo se hai capito di avere davanti persone SANE DI MENTE, diversamente scappa!!!

Ho avuto lunghe amicizie con persone che mi hanno proprio dato la sensazione 'questa/o ha qualcosa che non va' inteso proprio come 'qualche problema psichiatrico', situazioni strane, gente che parla male di altri, gente bugiarda cronica, gente che piagne inventa di tutto e poi scopri che si tratta di incoerenti, ma di chi possiamo fidarci in questo mondo? ormai con un marito e con due figli io non sono più alla ricerca dell'amichetta da confidenza adolescenziale, piuttosto di un'amica (che tra l'altro già ho per fortuna) che condivida con me il mio modo di vedere le cose, una persona calma pacata, che non faccia storie se subito non rispondo ad un messaggio, se non posso stare tre h al telefono, insomma persone con una vita, non troppo spericolata, che abbiamo bene a mente il senso delle cose, insomma persone psicologicamente salde (questo non vuole dire che non abbiamo o che non abbiano avuto problemi psichiatrici tutti noi nella vita potremmo passare o abbiamo passato dei momenti di fragilità mentale, molti ne escono fuori ancora più forti e ancora più gentili e belli), pulite, coerenti e che non si facciano pippe mentali (cosa difficile per una donna, ma ce la possiamo fare).

Negli ultimi tempi ho collezionato due amicizie rovinate, non per colpa mia, io me ne sto al posto mio, chi mi conosce non parla che bene di me, sono sempre disponibile, affabile, io quando mi affeziono sono fedele come un piccione, non amo il dramma, mi piace ascoltare e sapere che l'altra persona si fida di me, sapere che mi vuole bene e sapere che la mia amicizia è ferma, anche se non ci mandiamo al giorno miliardi di messaggi, non amo parlare male degli altri (tranne che la situazione e le circostanze lo richieda) non amo riportare voci maligne, non amo gossippare per il gusto di usare la bocca e non amo diffamare gli altri, insomma amore che che la persona che instaura con me una buona amicizia sappia  che a 33 anni a me l'amicizia da 15 enni non interessa.

Torniamo a noi:
  1. Ho la passione per il disegno, un'amica si è offesa perchè non le ho fatto il ritratto (ho due figli, una casa, un cane!!! e soprattutto il disegno per me è un passa tempo, cosa che va… a seconda.. dell'ispirazione), questo disegno non me lo avrebbe pagato, non glielo avrei neanche regalato, io a Milano .. lei in Sardegna! e di certo lei non avrebbe mai pagato la spedizione… insomma si offese, non potevo più postare niente su fb perchè lei mi chiedeva 'il disegno??', non potevo più scriverle privatamente perchè lei non mi chiedeva neanche come stavo io e la mia famiglia …. lei mi chiedeva 'e il disegno?', una volta non ce la feci più lei mi scrisse 'me lo avevi promesso!!!'e lì le risposi sempre garbatamente 'ora ho perso l'ispirazione per i ritratti, ma come mi torna è il primo che faro'' lei mi rispose che ero stata sgarbata che ero proprio una cattiva amica…. e pensare che dovevo ritrarre anche una mia amica e non ci sono riuscita, lei non si è offesa anzi ha anche battezzato mio figlio!!! allora capisci che la gente non è sana di mente, almeno una piccola percentuale ha problemi!!! ma seri e capisci che non si tratta di modi diversi di vedere la vita, il creato, l'esistenza… semplicemente hanno patologie psichiatriche che tu non lo sai… di cui non ti hanno mai raccontato… ma che escono fuori…. in un momento di grande stress per la persona interessata! e lo sfogano addossa a te come un rutto sporco (con vomito annesso a lunga gittata)
  2. Avevo un'amica, conosciuta su di un sito per ex obesi e poi dal vivo, ho sempre sospettato che invidiasse il mio modo di fare e il mio aspetto fisico, da piccole cose, da piccoli atteggiamenti, ma mai avrei pensato che si sarebbe comportata così male con me. Negli ultimi mesi le scrivevo non rispondeva, pubblicava foto su fb che commentavo rispondeva a tutti a me no, le scrivevo su wapp visualizzava i messaggi scritti o verbali e non rispondeva, quando una persona fa così ….. che cosa fai? solo qualche volta mi dava l'onore di una risposta! se una persona fa così io non la calcolo più, insomma viene anche naturale no? se cerchi e cerchi, ma mai una risposta, ma cosa cerco più a fare la persona? il giorno del mio compleanno vede una mia foto con una nostra amica in comune, le rode che non era stata invitata (e beh ma se non parliamo e non mi caghi io devo cagare te?' ) mi manda un messaggio al veleno che io non mi facevo più sentire  (IO???) che lei aveva una situazione in famiglia delicata (però stava sempre su fb a pubblicare foto in piscina) e tante altre cose lacrimevoli a cui io non credo più e che invece la gente usa per piangersi addosso e per ispirare PIETA' , ovviamente le ho risposto per le rime, l'ho zittita, conclusione? si è messa a mandarmi messaggi al veleno sul suo fb, che mi son stati recapitati da persone terze, in cui io 'me la suonavo e cantavo da sola'. Dopo questa ulteriore 'situazione creatasi' ho capito sempre di più che la mia tesi è giusta 'che le persone semplicemente, quelle che creano queste situazioni così surreali, hanno dei problemi psichiatrici che nascondono, che magari neanche loro stessi sanno di avere',  Ho messo quindi insieme tutte le confidenze ad inizio amicizia, prima che crescesse una palese invidia e quindi antipatia nei miei riguardi, ed ho capito che il pensiero che mi feci all'inizio 'di persona problematica' era il pensiero giusto, pensiero che io esorcizzai perchè ero felice di conoscere una persona nuova.
Quando accadono queste cose, situazioni che io proprio non mi spiego, io rimango basita, ma ormai ho capito che non bisogna prendersela e che queste persone che si fanno fuori da soli dalla tua vita non è che per il tuo bene.

Un bacio


Alessandra





martedì 27 settembre 2016

My Sourdough Bread with Rye flour, whole wheat flour and semolina flour

Hi beautiful people, today i'm asking myself and i... can't imagine why, even today, there are so much acts agains kids, i can't figure out the reason of this. I'm always been a respectful person, i alway lay a hand to help others, when i became a mother I realized even more that children should be protected, using all our strength, this must be a work done by all of us. Instead I realized , during pregnancy and after childbirth,that acts more despicable are perpetuated against children, children who are innocent and pure!
So let's get started !!!


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Ingredients

circa 400 grams of soudough
2 tablespoons of oil of olive (evo)
2 tablespoons of granulated sugar
30 grams of ground salt
330 grams of whole wheat flour
500 grams of rye flour
400 grams of semolina
1 1/2 L of h20
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Pre heat the oven for 2 hrs at 250 °C
after two hours enter you bread.
t leavening: 7 - 8 hours
T= 250 ° C (40 mins)
T=220°C (30 mins)
T= 220°C (15 mins - open your oven just a little bit)
Put a pan with water into your oven for all the baking process
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Enjoy your Bread

ALESSANDRA <3

lunedì 26 settembre 2016

Ciambelline ciociare all'arancia cotte a legna

Salve a tutti carissimi Amici eterici,

io sono sveglia dalle cinque del mattino, mio marito doveva lavora al pc ed io, ahimè, come mi accorgo della sua assenza nel letto mi sveglio e non riesco più a riprendere sonno.
Oggi è giornata di forno a legna, ho un alfapizza 4 pizze, che fa egregiamente il suo sporco lavoro, unica pecca? le pietre refrattarie hanno uno spessore non soddisfacente (difatti di non è un forninox professionale, ma per uso casalingo)… solo 3 cm, quando per cuocere bene una pizza sotto ce ne vorrebbero 5 di centimetri.
Sono molto soddisfatta del mio acquisto, anche se qui a Milano è stato un po' difficile trovarlo ad un prezzo umano, considerando che a Roma costa di media anche 400 euro in meno rispetto al prezzo 'umano' che alla fine sono riuscita a scovare in Brianza (da Primus a Lissone in Brianza).
Oggi cuocerò insieme al pane, pizze, pollo e patate, anche i biscottini che i miei bambini tanto amano per colazione, ma non le classiche ciambelline ciociare, essendo io originaria (tramite madre) di quei posti, ma gli 'zuppalatte' come li chiama la mia vicina di casa 86 enne, la ricetta di questi biscotti prevede ammoniaca per dolci, ma quelli proposti qui sotto sono delle semplice ciambelline all'arancia, cotte qualche giorno fa (e subito regalate ai bimbi che conosco e … subito assaggiate dai miei di bimbi!).

Annita è una vera donna ad 86 anni ancora fa tutto lei, totalmente autosufficiente, una vera roccia, impasta da sola le sue 20 pagnotte di pane, da cuocere poi nel suo forno a legna (costruito dal marito 60 anni fa), e poi le distribuisce a figli, parenti e amici, io stimo donne così, così laboriose e forti, un vero esempio, oggi la donna si sta un po' perdendo, complice il fatto che ormai viviamo in un epoca di grandi lussi e di grandi agi, io stessa non saprei come fare senza lavatrice!!! in diversi periodi, piccoli, della mia vita ho dovuto lavare a mano, maglioni coperte e lenzuola, soprattutto i primi tempi qui a milano, tempi in cui ancora non avevamo una lavatrice io e il mio (al tempo) compagno, e che fatica era per me!!! se ora arrivo a letto stremata ogni giorno, ricordo quei tempi come tempi di grande fatica fisica.

Alle volte mi chiedo come abbiamo fatto noi donne a sostenere tutto ciò, il lavoro nei campi, la discriminazione, ma oggi invece siamo diventate tutto l'opposto, qualcuna di noi, non conscia di diritti (che naturalmente ci spettano) acquisiti con fatica, rendono la nostra categoria peggio rispetto a quella di tutti quegli uomini che tanto le donne odiano (non sono mai stata una femminista o maschilista convinta, credo solamente nella giustizia e nella verità delle 'cose).

Di solito quando accendo il forno a legna preparo molte cose, anche per i giorni a venire, e le ciambelline che preparo sono quelle che prepara da 40 anni e più Annita e la ricetta è la sua, sono buonissime è da quando sono bambina che le conosco, sono diverse da quelle tipiche ciociare al vino, la mia vicina di casa per i bambini prepara quelle all'arancia, utilizzando il succo di due arance spremute, dato che io le preparo in estate uso spesso le fialette aromatizzate all'arancia.

INGREDIENTI
Ciambelline ciociare all'arancia

500 Gr di burro fuso
8 uova grandi
1 bustina di lievito per dolci

farina q.b
800 gr di zucchero 
2 fiale di essenza di arancia
Farina q.b per ottenere una bella palla simile ad una pasta frolla (la consistenza deve essere la stessa) 
T= 180 °C
t =  circa 10/12 mins (i biscotti sono cotti quando iniziano a prendere colore lasciare raffreddare e poi spostare su una gratella, non far imbrunire eccessivamente altrimenti vorrà dire che la cottura è stata eccessiva, io con il forno a legna alle volte li faccio colorare troppo, ma con un forno domestico questo problema è facilmente ovviabile in quanto non soggetto a sbalzi di temperatura continui).

Io utilizzo solo farine scelte, ormai da due anni a questa parte mi sto trovando benissimo con le farine del mulino marino che compro su www.shopiemonte.com
Ps. quando date la forma alla ciambella non scordate di far rotolare il cordolo di pasta su dello zucchero semolato e solo dopo creare la tipica forma 'ciambellare'.

Un bacione!! e buona giornata

Alessandra












Il sogno di questa notte e la mia Brioche con pasta madre TRECCIA DOLCE CON FARINA DI FARRO CON CEDRO CANDITO)




Ogni notte vado a letto nella speranza di sognare mio nonno Luigi, va anche detto che questa non è la mia unica speranza, potrei stare qui un’ora ad elencare tutte le speranze che ho, alcune profonde, alcune un po’ stupidine (quale donna non è in fondo un po’ stupidina?) altre veramente rilevanti e non scrivibili qui, ma ogni notte vado a letto con la speranza che mio nonno venga a trovarmi e con la speranza che ci sia un nuovo giorno da vivere, dalla mia famiglia, per me personalmente non spero nulla, tutte le mie aspettative sono sugli altri, cui felicità sarà alla base della mia spensieratezza e alla base della mia salute mentale, insomma se la mia famiglia sta bene sto bene anche io, la loro salute fisica e psicologica è fondamentale per la mia.

Certo oggi giorno non tutti possiamo andare a letto tranquilli, il nostro governo e la precarietà della vita, nonché dopo gli ultimi eventi geopolitici, non ci permettono di essere totalmente spensierati, se non quelle menti più superficiali per cui nulla è motivo di preoccupazione, ma io voglio essere tutto sommato positiva, insomma dopo lo scossone bisogna dopotutto andare avanti, anche perchè lo scossone non è capitato a noi e quindi è saggio adoperare la giusta superficialità di cui siamo tutti dotati per distaccarci dal tutto e per proseguire il nostro lungo, si spera, viaggio in questo gioco/guerra chiamata vita.
Questa notte ho avuto in dono la splendida presenza di mio nonno, seppur non corporale, bensì eterea.
Come un orologio lui è sempre con me, la sua presenza, ormai, gentile e mai pressante è sempre onnisciente, sempre comprensiva, sempre accomodante, ma soprattutto sempre calmante su i miei nervi e sulle mie aspettative deluse.
L’ho sognato, gioioso come sempre, ma con il suo viso sempre un po’ severo, che mai voleva però comunicare del cattivo umore o una sfuriata in arrivo, il suo bel viso che sempre e solo amore sapeva comunicare e dare, anche se quando voleva farsi comprendere sapeva come fare!
Arrivai in casa sua, felice come una Pasqua e Pasquetta (anche se a Pasquetta piove sempre), seppur ormai siamo a Natale (quasi) per donargli, come lui ha fatto sempre con noi, il mio pane, ora loro non fanno più il pane in casa (loro purtroppo non sono più con me ormai), ora lo faccio io questo benedetto pane, glielo porsi, lo mangiò e con un sorriso a 50 denti mi disse che era buonissimo, che sono veramente brava a fare il pane.
Che bellissimo regalo mi ha dato questa notte il mio inconscio.
Come vorrei che non fosse solamente il mio inconscio, ma che fosse tutto vero, che i nostri due universi, paralleli, non distanzi, ma comunicanti (grazie ai battiti del mio cuore e alle connessioni elettriche nella mia mente) grazie ad una coscienza, ora ormai, collettiva .. insomma che tutto ciò per qualche condizione a contorno essenziale o sufficiente abbia permesso che tu fossi realmente dentro la mia testa, insomma! come vorrei che non fosse solamente una illusione creata dalla mia mente.
Ma so che non è così! troppe causalità da otto anni a questa parte, quanto ti amo e quanto mi manchi!
Ma come mi dicesti in un altro sogno ‘devi pensare a tuo marito e a tuo figlio’, ero incinta e mi mancavi tanto! vabbè, ma ti piace giocare facile tu mi manchi sempre❤ .
Ma ora basta! parliamo de roba da magnà

TRECCIA DOLCE CON FARINA DI FARRO CON CEDRO CANDITO




Questa ricetta l’ho presa dal libro di Riccardo Astolfi ‘Pasta Madre’,  io ho raddobbiamo le dosi perchè io ho origini ciociare più se magna meglio è, e poi in casa siamo 4 bocche da sfamare più il cane, insomma mica mi posso mettere ad elemosinare sulle dosi!




INGREDIENTI
150 gr Pasta Madre
500 grammi di farina di farro
125 ml di latte
100 gr di burro



1 confezione di cedro candito (io in realtà volevo l’arancia candita, ma misà che in qualche altra abbuffata de roba bona me l’ero già magnata!)
60 gr di zucchero di canna (io ho usato quello bianco perchè quello di canna non è abbastanza ‘zozzo’ per me)
2 tuorli e un uovo (io ho usato tre uova, perchè già faccio molto durante il giorno … insomma non complichiamoci la vita a dividere ciò che Dio ha deciso che fosse unito!)
1 cucchiaino di sale (il sale me piace quindi guai a chi lo tocca, ci va sempre, lo metto ovunque ho tanta cellulite da nutrire)
Cuocete con forno preriscalato per una quarantina di minuti a 180 gradi e poi MAGNATEVELA, insomma fatevi una bella abbuffata, ma poi tornate in regola, se magna pe gusto, pe goduria, ma magnà tanto pe ingrassare e no, proprio uno spreco pe se stessi!
un bacione a tutti!
datevi tanti baci, che sennò poi ve ne pentite!❤


Ciambelle fritte con Pasta Madre / lettera d’amore ai miei figli


Ingredienti

  1. 100 gr Pasta Madre
  2. 600 gr Farina Manitona (farina forte per grandi lievitati, in grado di sostenere lunghissime lievitazioni –  le mie ciambelle hanno lievitato 12 h, anche se in questo caso non si può assolutamente parlare di lunga lievitazione, anzi è quasi una lievitazione ordinaria con Pasta Madre, so che la farina di manitoba è una farina pesante, piena di glutine e via discorrendo, ma ognuno ha i propri gusti e viviamo in un mondo libero, io se ho la manitoba la preferisco quando so che nell’impasto dovrò incorporare uova, burro e tanti altri ingredienti che andranno a renderlo pesante e che necessiterà di una farina con tanta forza, in grado di sostenere la lievitazione)
  3. 140 ml di Latte (io lo metto freddo, come metto freddo qualsiasi tipo di liquido, non scaldo niente, perchè amo ottenere panificati fragranti e dalle proprietà organolettiche spiccate e per ottenere ciò è fondamentale usare acqua gelata e liquidi gelati, freddissimi, in questo modo la fermentazione sarà molto più lenta ed anche il risultato finale sarà più digeribile, soprattutto per lo stomaco acerbo, ancora privo di determinati enzimi, dei miei bambini)
  4. 60 gr Burro morbido (temperatura ambiente, io ho uso fuso, non ho tempo da perdere e poi con questo tempo freddo di Milano.. lo faccio sciogliere e  lo metto per 15 minuti in freezer, il tempo di impastare o giù di lì)
  5. 2 uova intere (da incorporare a fine impasto, prima del burro, il burro è sempre l’ultimo ingrediente da incorporare e mediamente per ottenere un impasto ben legato ci vogliono circa 15 minuti, ma insomma una volta che avrete preso mano a fare panettoni due ciambelle vi riusciranno sicuramente col ‘buco’❤  )
  6. 2 cucchiai di zucchero (come al solito da aggiungere dopo la pasta madre e dopo il liquido scelto, far sciogliere tutto e poi passare agli altri ingredienti)
  7. un pizzico di sale (da aggiungere alla fine per non rovinare il processo fermentativo)
  8. due fiale di aroma per dolci al gusto di vaniglia
  9. La ricetta è presa dal libro di Riccardo Astolfi ‘ Pasta Madre ‘ io ho aumentato le dosi, ottenendo 12 ciambelle grandi, variando lievemente la ricetta a mio piacimento, ho una pasta madre molto forte io con 100 grammi di pasta madre faccio lievitare in poche ore anche una pagnotta di un kg e non volevo ottenere delle ciambelle con sapore troppo acido).




Dopo 12 h di lievitazione formate delle palline fatele lievitare per un’oretta poi formate le ciambelle, prendendo la pallina bucandola con il pollice, create un foro e allargatelo con entrambe le mani (come se steste sbrogliando un gomitolo per creare una matassina).
Fate lievitare di nuovo in forno, io ho chiuso il forno impostato 65° e le mie ciambelle in 45 minuti erano lievitate come volevo!
Ovviamente questi risultati con il lievito di birra non li vedi neanche in cartolina, ma lo scopo è quello di creare cibo per chi si ama, non cose belle e sofisticate, ma buone, è proprio vero che bisogna tornare al pane e salame, si deve mangiare per vivere non vivere per mangiare e mangiando da soli ci si strozza, se fai una cosa esteticamente bella, ma la mangi da solo e fa schifo, te la metti in tasca e là rimane, il cibo deve essere buono e bello, ma soprattutto deve cucinarlo mani innamorate e appassionate.
Devo ringraziare L. e M. per avermi permesso di conoscere e comprendere meglio la procedura di formatura delle ciambelle e soprattutto per avermi ispirato.
Io le ho fritte in semplice olio da frittura, io prediligo il Carapelli, perchè non mi impuzzunisce mezza casa.
ps:.
Per capire se una ciambella è uscita bene deve essere presente la striscia bianca tra le due facce della stessa, se dopo la cottura in olio bollente c’è questa striscia bianca la ciambella è stata cotta bene, altrimenti no.
Bisogna passarle immediatamente nello zucchero granulare, no zucchero a velo, in modo tale che l’olio bollente ancora presente sulla ciambella possa fare da collante per lo zucchero.




Oggi sono molto stanca, gli psicologi sostengono che ripetere di essere stanchi non giova alla propria salute fisica e mentale, che si tratterebbe come un ‘galvanizzare’ la propria situazione vista come non positiva.
Provengo da una settimana molto stancante psicologicamente, in questa settimana sono rimasta spesso sola con i miei bambini, la mia unica ragione di vita, spesso sola anche la sera, ma scriverlo non mi demoralizza, mi libera, come se buttando nell’etere la mia stanchezza ‘verbalmente’ mi potesse far sentire meno ‘stanca’ fisicamente (la mia è sola stanchezza fisica), appunto.
Non avrei mai creduto che potesse essere così duro occuparsi di tutto e di tutti, ma proprio questo mi spinge ad andare avanti, il sorriso dei miei bambini mi aiuta nei momenti duri, quando le ore sono pesanti da sostenere, non per loro, in quanto loro sono solamente delle piccole anime, che richiedono solo affetto, ma anche la mano ferma di un genitore che li ama e che spiega anche che non può essere solo amore e coccole, ma anche educazione, se non educassi i miei figli loro si sentirebbero spaesati, so che sto facendo bene, alle volte mi pongo molte domande, ma so che sto facendo bene perchè lo faccio col cuore, cuore pieno di amore che scoppia per loro.
Sono sei anni che sono completamente sola, in questi anni ho capito molte cose, ho compreso chi realmente mi vuole bene e mi sta vicino ed ho compreso chi invece mi aveva e mi ha usato per i propri scopi, in questo periodo della mia vita mi sento quasi come ‘onnisciente’, come se comprendessi e vedessi tutto, insomma sono cresciuta, porto molta delusione dentro di me, aprire gli occhi non sempre porta gioia!
Ma io ho i miei due bambini, loro fanno si che io consideri ogni mia giornata non vana, spero che un giorno loro, quando diventeranno genitori, potranno comprendere che il mio cuore e le mie gambe andavano e vanno avanti solo per loro e che per me loro sono la ricompensa al tanto male ricevuto.
Ricevere il male ti porta dentro tanto astio verso il mondo e verso le persone in generale, io non sono diventata così, dentro di me c’è ancora quella ragazza di sei anni fa che accoglieva tutti a braccia aperte e che per tutti aveva una parola buona, ora sono cambiata, in meglio, questo lo riservo a chi per primo mi tende la mano.
Come se avessi, finalmente, compreso che le perle non vanno ai porci altrimenti diventi un porco anche tu.
I miei bambini ora mi vogliono, mi desiderano, mi cercano sempre, io sono il loro sole (non consci del fatto che in realtà il vero sole sono loro e non io io al massimo sono un satellite privo di significato nel grande universo che ci ospita, spesso penso vergognandosi di noi, considerando la natura dell’essere umano), vorrei proteggerli dal male, dal comportamento nefasto e malevolo altrui, quanto vorrei fare e potrei fare per loro! ma mi rendo conto che l’unica cosa che posso fare, che porta con sè un certo grado di ‘errore’, è insegnare loro a riconoscere il male, non sempre da esso possiamo proteggerci, sovente accade che esso ci colpisca affondandoci, ma almeno provarci!
Io sono così gelosa dei miei bambini, non riesco proprio a metterli in rete, non mi capacito di chi lo fa, i miei sguardi sono buoni, io amo i bambini, ma non sono tutti come me, io sono così gelosa di loro, li faccio avvicinare agli altri senza problemi, ma il mio sguardo su chi li guarda è sempre a fuoco, come un falco sulla preda.
Non posso di certo renderli fobici o paranoidi, è davvero un mestiere difficile!
Insomma che Dio ci aiuti, o chi per lui, che qualcuno ci guardi!
Ti dicono che quando non ce la fai devi chiedere aiuto, io l’ho fatto! giuro, ma è stato fatto finta di non capire, ora sono stufa, lo sono da tre anni, e non lo chiedo piu perchè non mi è stato insegnato a fare l’elemosina, ora mi alzo in piedi, combatto, sono una leonessa inferocita che ha negli occhi l’immagine dei propri figli, non bisogna autocommiserarsi, il giusto che serve per rimettersi in piedi, non bisogna buttarsi giù, bisogna trovare una ragione per andare avanti, fregarsene degli altri, io nei miei occhi ho solo loro, io sono la macchina e loro sono il mio motore, le mie marce.
Scrivo ovunque di loro, su fb, su ig… qui sul blog, devono trovare questi ‘foglietti’ ovunque, non cancellerò niente, devono sapere che la solitudine mi piega, mi butta in avanti, ma non mi spezza perchè una madre rotta equivale ad avere figli sparsi nel mondo in modo non ordinato.
Ma io combatto perchè i miei figli sono sani e sono l’unica ragione della mia vita, non sono un genitore che non dice ti voglio bene, uno di quelli che baciava i figli nel sonno, io il mio amore per loro lo sfogo ovunque, perchè è una bomba atomica che trova spazio da sola, ma la forza del mio amore non è distruttiva, è costruttiva, non si può camminare su di un terreno pieno di rovine, bisogna camminare in un prato pieno di alberi che tendono le braccia al cielo!
Trovate la felicità, è questo lo scopo di tutti, io la mia l’ho trovata, credevo che potesse essere mio marito, un lavoro, no sono i miei bambini e la vostra felicità da cosa è data?
Vi amo figli miei, è stata una settimana molto dura, ora sono a letto con la gastroenterite, mi sono dovuta fermare, ma credetemi in cuor mio non l’avrei mai fatto, io striscerei per voi se necessario, leccherei il pavimento di una stazione per voi, ma oggi mi sono dovuta fermare.
Siete il mio sole, che mai tramonta e mai sorge, state lì, sempre luminosi e pieni di vita, la vita che io con tutte le forze proteggo, perchè voi dovete vivere perchè io vivo perchè vivete voi, vi tengo in vita per permettere che un giorno vi possiate innamorate, possiate avere dei bambini, possiate trovare un lavoro, ovunque, io vi chiamerò e vi cercherò sempre, non pensavo che tutto questo potesse essere così faticoso, la mattina non ce la faccio piu ad alzarmi, ma voi con i vostri strilletti ‘mammma mamma’ con il fatto che se anche vedete papà continuate a chiamarmi non soddisfatti, volete me, ora un giorno chiamerete la persona della vostra vita, insomma ..mi fate stare in piedi.
Ho creduto in questi tre anni di fallire provenivo già da altre tre anni di delusioni, lasciata sola qui, tutti si sono girati, soprattutto le donne che dovevano comprendere la fatica che avrei dovuto sostenere, sono stata abbandonata, ma ogni giorno sono rimasta in piedi per voi, chissà un giorno vi vedrò laureati, vi vedrò sposati o semplicemente felici con qualcuno, con un uomo, con una donna, piu grande piu piccola, innamorati, con qualcuno che veramente vi ama (ci spero tanto) e quel giorno saprò che questa mia stanchezza fisica e mentale è falsa per ottenere la vostra di felicità, perchè io la mia già l’ho ottenuta.
Vi amo da impazzire, la mia vita è consacrata all’amore che ho per voi, ogni mio singolo respiro è per voi, ci saranno momenti duri tra noi, ma io continuerò ad amarvi alla follia di quell’amore che mi è stato negato da molti, ma che io non nego a voi, conscia del fatto che non essere amati rende aridi, sfiniti e sviliti, io grazie a voi non lo sarò più.
Vi amo
da morire
Mammona.