Ingredienti
- 100 gr Pasta Madre
- 600 gr Farina Manitona (farina forte per grandi lievitati, in grado di sostenere lunghissime lievitazioni – le mie ciambelle hanno lievitato 12 h, anche se in questo caso non si può assolutamente parlare di lunga lievitazione, anzi è quasi una lievitazione ordinaria con Pasta Madre, so che la farina di manitoba è una farina pesante, piena di glutine e via discorrendo, ma ognuno ha i propri gusti e viviamo in un mondo libero, io se ho la manitoba la preferisco quando so che nell’impasto dovrò incorporare uova, burro e tanti altri ingredienti che andranno a renderlo pesante e che necessiterà di una farina con tanta forza, in grado di sostenere la lievitazione)
- 140 ml di Latte (io lo metto freddo, come metto freddo qualsiasi tipo di liquido, non scaldo niente, perchè amo ottenere panificati fragranti e dalle proprietà organolettiche spiccate e per ottenere ciò è fondamentale usare acqua gelata e liquidi gelati, freddissimi, in questo modo la fermentazione sarà molto più lenta ed anche il risultato finale sarà più digeribile, soprattutto per lo stomaco acerbo, ancora privo di determinati enzimi, dei miei bambini)
- 60 gr Burro morbido (temperatura ambiente, io ho uso fuso, non ho tempo da perdere e poi con questo tempo freddo di Milano.. lo faccio sciogliere e lo metto per 15 minuti in freezer, il tempo di impastare o giù di lì)
- 2 uova intere (da incorporare a fine impasto, prima del burro, il burro è sempre l’ultimo ingrediente da incorporare e mediamente per ottenere un impasto ben legato ci vogliono circa 15 minuti, ma insomma una volta che avrete preso mano a fare panettoni due ciambelle vi riusciranno sicuramente col ‘buco’
)
- 2 cucchiai di zucchero (come al solito da aggiungere dopo la pasta madre e dopo il liquido scelto, far sciogliere tutto e poi passare agli altri ingredienti)
- un pizzico di sale (da aggiungere alla fine per non rovinare il processo fermentativo)
- due fiale di aroma per dolci al gusto di vaniglia
- La ricetta è presa dal libro di Riccardo Astolfi ‘ Pasta Madre ‘ io ho aumentato le dosi, ottenendo 12 ciambelle grandi, variando lievemente la ricetta a mio piacimento, ho una pasta madre molto forte io con 100 grammi di pasta madre faccio lievitare in poche ore anche una pagnotta di un kg e non volevo ottenere delle ciambelle con sapore troppo acido).
Dopo 12 h di lievitazione formate delle palline fatele lievitare per un’oretta poi formate le ciambelle, prendendo la pallina bucandola con il pollice, create un foro e allargatelo con entrambe le mani (come se steste sbrogliando un gomitolo per creare una matassina).Fate lievitare di nuovo in forno, io ho chiuso il forno impostato 65° e le mie ciambelle in 45 minuti erano lievitate come volevo!Ovviamente questi risultati con il lievito di birra non li vedi neanche in cartolina, ma lo scopo è quello di creare cibo per chi si ama, non cose belle e sofisticate, ma buone, è proprio vero che bisogna tornare al pane e salame, si deve mangiare per vivere non vivere per mangiare e mangiando da soli ci si strozza, se fai una cosa esteticamente bella, ma la mangi da solo e fa schifo, te la metti in tasca e là rimane, il cibo deve essere buono e bello, ma soprattutto deve cucinarlo mani innamorate e appassionate.Devo ringraziare L. e M. per avermi permesso di conoscere e comprendere meglio la procedura di formatura delle ciambelle e soprattutto per avermi ispirato.Io le ho fritte in semplice olio da frittura, io prediligo il Carapelli, perchè non mi impuzzunisce mezza casa.ps:.Per capire se una ciambella è uscita bene deve essere presente la striscia bianca tra le due facce della stessa, se dopo la cottura in olio bollente c’è questa striscia bianca la ciambella è stata cotta bene, altrimenti no.
Bisogna passarle immediatamente nello zucchero granulare, no zucchero a velo, in modo tale che l’olio bollente ancora presente sulla ciambella possa fare da collante per lo zucchero.
Oggi sono molto stanca, gli psicologi sostengono che ripetere di essere stanchi non giova alla propria salute fisica e mentale, che si tratterebbe come un ‘galvanizzare’ la propria situazione vista come non positiva.
Provengo da una settimana molto stancante psicologicamente, in questa settimana sono rimasta spesso sola con i miei bambini, la mia unica ragione di vita, spesso sola anche la sera, ma scriverlo non mi demoralizza, mi libera, come se buttando nell’etere la mia stanchezza ‘verbalmente’ mi potesse far sentire meno ‘stanca’ fisicamente (la mia è sola stanchezza fisica), appunto.
Non avrei mai creduto che potesse essere così duro occuparsi di tutto e di tutti, ma proprio questo mi spinge ad andare avanti, il sorriso dei miei bambini mi aiuta nei momenti duri, quando le ore sono pesanti da sostenere, non per loro, in quanto loro sono solamente delle piccole anime, che richiedono solo affetto, ma anche la mano ferma di un genitore che li ama e che spiega anche che non può essere solo amore e coccole, ma anche educazione, se non educassi i miei figli loro si sentirebbero spaesati, so che sto facendo bene, alle volte mi pongo molte domande, ma so che sto facendo bene perchè lo faccio col cuore, cuore pieno di amore che scoppia per loro.
Sono sei anni che sono completamente sola, in questi anni ho capito molte cose, ho compreso chi realmente mi vuole bene e mi sta vicino ed ho compreso chi invece mi aveva e mi ha usato per i propri scopi, in questo periodo della mia vita mi sento quasi come ‘onnisciente’, come se comprendessi e vedessi tutto, insomma sono cresciuta, porto molta delusione dentro di me, aprire gli occhi non sempre porta gioia!
Ma io ho i miei due bambini, loro fanno si che io consideri ogni mia giornata non vana, spero che un giorno loro, quando diventeranno genitori, potranno comprendere che il mio cuore e le mie gambe andavano e vanno avanti solo per loro e che per me loro sono la ricompensa al tanto male ricevuto.
Ricevere il male ti porta dentro tanto astio verso il mondo e verso le persone in generale, io non sono diventata così, dentro di me c’è ancora quella ragazza di sei anni fa che accoglieva tutti a braccia aperte e che per tutti aveva una parola buona, ora sono cambiata, in meglio, questo lo riservo a chi per primo mi tende la mano.
Come se avessi, finalmente, compreso che le perle non vanno ai porci altrimenti diventi un porco anche tu.
I miei bambini ora mi vogliono, mi desiderano, mi cercano sempre, io sono il loro sole (non consci del fatto che in realtà il vero sole sono loro e non io io al massimo sono un satellite privo di significato nel grande universo che ci ospita, spesso penso vergognandosi di noi, considerando la natura dell’essere umano), vorrei proteggerli dal male, dal comportamento nefasto e malevolo altrui, quanto vorrei fare e potrei fare per loro! ma mi rendo conto che l’unica cosa che posso fare, che porta con sè un certo grado di ‘errore’, è insegnare loro a riconoscere il male, non sempre da esso possiamo proteggerci, sovente accade che esso ci colpisca affondandoci, ma almeno provarci!
Io sono così gelosa dei miei bambini, non riesco proprio a metterli in rete, non mi capacito di chi lo fa, i miei sguardi sono buoni, io amo i bambini, ma non sono tutti come me, io sono così gelosa di loro, li faccio avvicinare agli altri senza problemi, ma il mio sguardo su chi li guarda è sempre a fuoco, come un falco sulla preda.
Non posso di certo renderli fobici o paranoidi, è davvero un mestiere difficile!
Insomma che Dio ci aiuti, o chi per lui, che qualcuno ci guardi!
Ti dicono che quando non ce la fai devi chiedere aiuto, io l’ho fatto! giuro, ma è stato fatto finta di non capire, ora sono stufa, lo sono da tre anni, e non lo chiedo piu perchè non mi è stato insegnato a fare l’elemosina, ora mi alzo in piedi, combatto, sono una leonessa inferocita che ha negli occhi l’immagine dei propri figli, non bisogna autocommiserarsi, il giusto che serve per rimettersi in piedi, non bisogna buttarsi giù, bisogna trovare una ragione per andare avanti, fregarsene degli altri, io nei miei occhi ho solo loro, io sono la macchina e loro sono il mio motore, le mie marce.
Scrivo ovunque di loro, su fb, su ig… qui sul blog, devono trovare questi ‘foglietti’ ovunque, non cancellerò niente, devono sapere che la solitudine mi piega, mi butta in avanti, ma non mi spezza perchè una madre rotta equivale ad avere figli sparsi nel mondo in modo non ordinato.
Ma io combatto perchè i miei figli sono sani e sono l’unica ragione della mia vita, non sono un genitore che non dice ti voglio bene, uno di quelli che baciava i figli nel sonno, io il mio amore per loro lo sfogo ovunque, perchè è una bomba atomica che trova spazio da sola, ma la forza del mio amore non è distruttiva, è costruttiva, non si può camminare su di un terreno pieno di rovine, bisogna camminare in un prato pieno di alberi che tendono le braccia al cielo!
Trovate la felicità, è questo lo scopo di tutti, io la mia l’ho trovata, credevo che potesse essere mio marito, un lavoro, no sono i miei bambini e la vostra felicità da cosa è data?
Vi amo figli miei, è stata una settimana molto dura, ora sono a letto con la gastroenterite, mi sono dovuta fermare, ma credetemi in cuor mio non l’avrei mai fatto, io striscerei per voi se necessario, leccherei il pavimento di una stazione per voi, ma oggi mi sono dovuta fermare.
Siete il mio sole, che mai tramonta e mai sorge, state lì, sempre luminosi e pieni di vita, la vita che io con tutte le forze proteggo, perchè voi dovete vivere perchè io vivo perchè vivete voi, vi tengo in vita per permettere che un giorno vi possiate innamorate, possiate avere dei bambini, possiate trovare un lavoro, ovunque, io vi chiamerò e vi cercherò sempre, non pensavo che tutto questo potesse essere così faticoso, la mattina non ce la faccio piu ad alzarmi, ma voi con i vostri strilletti ‘mammma mamma’ con il fatto che se anche vedete papà continuate a chiamarmi non soddisfatti, volete me, ora un giorno chiamerete la persona della vostra vita, insomma ..mi fate stare in piedi.
Ho creduto in questi tre anni di fallire provenivo già da altre tre anni di delusioni, lasciata sola qui, tutti si sono girati, soprattutto le donne che dovevano comprendere la fatica che avrei dovuto sostenere, sono stata abbandonata, ma ogni giorno sono rimasta in piedi per voi, chissà un giorno vi vedrò laureati, vi vedrò sposati o semplicemente felici con qualcuno, con un uomo, con una donna, piu grande piu piccola, innamorati, con qualcuno che veramente vi ama (ci spero tanto) e quel giorno saprò che questa mia stanchezza fisica e mentale è falsa per ottenere la vostra di felicità, perchè io la mia già l’ho ottenuta.
Vi amo da impazzire, la mia vita è consacrata all’amore che ho per voi, ogni mio singolo respiro è per voi, ci saranno momenti duri tra noi, ma io continuerò ad amarvi alla follia di quell’amore che mi è stato negato da molti, ma che io non nego a voi, conscia del fatto che non essere amati rende aridi, sfiniti e sviliti, io grazie a voi non lo sarò più.
Vi amo
da morire
Mammona.


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